Israele – Un’avanguardia al servizio dell’ambiente
Da sempre Israele volge particolare attenzione al risparmio delle risorse idriche, tanto da rendere questa nazione all’avanguardia per quanto riguarda le ‘Water Technologies’ tra cui l’irrigazione e la depurazione delle acque.
Per poter meglio raggiungere l’obiettivo di evitare gli sprechi d’acqua, è stata inventata la coltivazione ‘idroponica’.
Dall’etimologia greca di ‘idros’, acqua, e ‘ponos’, lavoro (quindi ‘acqua che lavora’), con questo termine si indica una nuova tecnologia che prevede la coltivazione di piante, fiori e verdure mediante un processo di sviluppo in ambiente chiuso.
In questo ambiente la terra viene sostituita da una sostanza artificiale e le radici delle piante vengono immerse in soluzioni che contengono acqua e nutrienti. Il sistema, per irrigare le piante, utilizza in automatico queste soluzioni auto-dosandole a seconda dello stadio di crescita della pianta.
I prodotti che ne derivano, se confrontati con quelli coltivati sul terreno, risultano essere di pari qualità.
Questa tecnica consente, oltre al risparmio energetico, la produzione di verdure e frutti liberi da insetti.
Nel corso degli anni è stato implementato anche un altro metodo di coltivazione: l’irrigazione goccia a goccia.
Questa tecnica è stata sperimentata nel Kibbutz Revivim da Giulio De Angelis, ebreo italiano trapiantato in Israele, e poi potenziata mediante una collaborazione con l’Università di Gerusalemme.