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Fondata prima della nascita dello Stato di Israele, il Keren Kayemeth LeIsrael è la più antica organizzazione ecologica al mondo che da oltre un secolo opera a beneficio dello sviluppo, bonifica e rimboschimento della Terra di Israele. L’auspicio che aveva David Ben Gurion nel 1930 di “Far fiorire il deserto” non era pura retorica, per il KKL è infatti diventato uno dei principali obiettivi da conseguire e, forse una delle chiavi del successo ecologico dell’organizzazione, che ha concretamente acceso l’immaginazione degli agricoltori israeliani.

Il verde di Israele è la prova concreta di come il KKL investe le proprie risorse in un ampio programma ambientale: porta avanti un progetto forestale senza precedenti, un miracolo che vede piantati oltre 250 milioni di alberi dove foreste e boschi combattono la desertificazione, migliorano l’equilibrio del carbonio nell’ambiente, mitigano il cambiamento climatico e accrescono la biodiversità. Come responsabile della gestione di tutte le foreste di Israele, dove gli alberi non solo prevengono l’erosione del suolo, ma formano una barriera contro i gas nocivi, riducono la velocità del vento e aiutano a combattere l’effetto serra, il KKL lavora a stretto contatto con governi, associazioni e organizzazioni di ogni natura ecologica.

Fondato nel V Congresso Sionistico a Basilea, la storia del Fondo Nazionale Ebraico è la storia della rinascita della Terra di Israele, dall’acquisto dei terreni alle bonifiche, dai piani di rimboschimento alle costruzioni delle strade. Nel corso degli anni la visione di come affrontare le questioni ambientali e cambiare il mondo si evolve. Si allargano le vedute e il KKL viene riconosciuto a livello internazionale, correndo in aiuto anche di altri Paesi che non hanno rapporti istituzionali con Israele.

Il KKL dona vita a vaste distese aride, trasformando il deserto in terreno fertile anche per le coltivazioni che daranno poi sostentamento alle popolazioni locali: nuove comunità, parchi, sentieri, strade sicure, punti verdi e di incontro per famiglie e soldati, polmoni verdi aperti ad attività adatte a tutta la popolazione, dai bambini agli adulti sino ai portatori di handicap ai quali sono dedicati siti completamente accessibili. Ma non solo verde, è leader nello sviluppo di tecnologie e competenze in molteplici settori: dall’agricoltura alla selvicoltura, dalla ricerca scientifica, alla lotta alla desertificazione, sino al trattamento e allo sfruttamento delle risorse idriche. Il KKL opera nel risanamento dei fiumi inquinati e i dei suoi spazi adiacenti, dalla rimozione degli agenti inquinanti al restauro paesaggistico, bacini e dighe create, forniscono acqua per le coltivazioni, gli allevamenti ittici e arricchiscono le falde sotterranee.

I vari contributi dei ricercatori e scienziati israeliani sono considerati preziosi vantaggi a favore di tutta l’umanità, come testimoniano le collaborazioni nei Centri di Ricerca e Sviluppo (R&D) con le Università di tutto il mondo. R&D – Research & Development – significa ricerca di nuove opportunità e sviluppo delle risorse a sostegno della società.

In un momento in cui la sostenibilità è la necessità della crescita odierna di non mettere in pericolo le possibilità di crescita alle generazioni future, la ricerca svolge un ruolo essenziale. Lo sviluppo sostenibile è uno sviluppo che risponde alle esigenze del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare le proprie. Per questo il KKL non opera solo per il Israele, ma è il ponte per la pace attraverso progetti comuni che porterà benefici anche nel resto del mondo e soprattutto ai più bisognosi, promuovendo cambiamenti negli atteggiamenti e nei comportamenti sia individuali che collettivi.

I Centri R&D di Ramat HaNegev, Aravà e Besor, sono i progetti nazionali che il KKL Italia ha sposato: nuove tecnologie, nuovi posti di lavoro, nuove prospettive di vita, nuove risorse. I Centri mirano a risolvere aspetti cruciali della lotta alla desertificazione, questioni agricole comuni agli agricoltori, sviluppano avanzate tecnologie di produzione della vegetazione in regioni critiche e permettono la nascita di nuovi prodotti.

Il KKL è una fonte di scambi internazionali operativo alla risoluzione di vari problemi ambientali in tutto mondo. È sbarcato in Etiopia, in aiuto alle popolazioni indigene che attraverso nuove piantagioni di pomodoro, sementi e metodi condotti dagli esperti, permetterà ai piccoli agricoltori di ottenere e vendere raccolti significativi. La ricerca del KKL sulla disinfestazione biologica ha portato alla risoluzione della grave piaga delle vespe in Australia, che aveva causato distruzione alle piantagioni di eucalipto. In Ruanda, gli esperti israeliani istruiscono la popolazione locale offrendo loro una formazione agricola e ambientale. Migliorare il mondo, per il benessere delle persone, è la visione che il Keren Kayemeth LeIsrael porta avanti di generazione in generazione.

Il KKL ha avuto la sua più grande occasione di mostrare al mondo le proprie eccellenze, a Expo Milano 2015, dove è stato unico partner presente all’interno del Padiglione dello Stato di Israele. “Fields of Tomorrow” è stato un concetto molto più ampio, “I campi di domani” rappresentano infatti il viaggio simbolico dell’ingegneria agricola verso una straordinaria visione del futuro. L’impegno che il KKL porta avanti da 115 anni: salvaguardare il pianeta, attraverso l’amore per la natura e l’ambiente.