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Georges Loinger racconta Exodus

Locandina kkl georges loinger

Georges Loinger è un ebreo alsaziano, ha 105 anni. Usa il bastone, ma non vi si appoggia più di tanto, sale e scende le scale con incredibile sicurezza, ha voce ferma e, soprattutto, una cristallina lucidità mentale e una memoria priva di ombre. E un sorriso di quelli che ti scaldano dentro.

Ha una storia incredibile: arruolatosi con gli alleati, viene fatto prigioniero e portato in Germania, dove svolge lavoro d’ufficio come interprete; viene a sapere, tramite la Croce Rossa, che sua moglie ha organizzato un rifugio per offrire riparo a bambini ebrei. Decide dunque che deve aiutare la moglie e fugge, attraversando a nuoto il fiume di confine e a piedi tutto il resto, mezza Germania e mezza Francia, insieme al cugino Marcel Mangel – meglio noto come Marcel Marceau – e inizia così la sua opera di salvataggio, che lo porterà a mettere in salvo oltre 1000 bambini, cercando anche, attraverso la Spagna, finanziamenti negli Stati Uniti.

Finita la Guerra, si dedica, nell’ambito della sua opera volta a contribuire all’immigrazione clandestina nella Palestina sotto mandato britannico, a un’impresa altrettanto grandiosa del salvataggio dei bambini. La vicenda di EXODUS. In un ruolo di primo piano, c’è proprio lui, Georges Loinger: è lui ad occuparsi delle modifiche necessarie a riadattare la nave, costruita per trasportare 500/600 persone in modo che ne possa contenere 4500. Ed è sempre lui a organizzare il trasporto di tutte queste migliaia di sopravvissuti alla Shoah, dalla stazione di arrivo al porto d’imbarco con 200 camion.

Nel 1959 il gesuita Michel Riquet, amico di Loinger, decide di dare vita a un atto simbolico di grande impatto di riconciliazione fra tedeschi e francesi e organizza il Primo Congresso Eucaristico, e affinché questa simbologia sia davvero potente, vuole che questo incontro avvenga su una nave israeliana. A questo provvederà appunto Loinger: come Direttore della compagnia di navigazione israeliana Zim, nominato Direttore da Ben Gurion in persona, organizza l’itinerario portandoli come ultima tappa a Barcellona, dove gli ebrei erano stati cacciati nel 1492, e dove consegnò al Sindaco di Barcellona una Bibbia donata dal Vicesindaco di Gerusalemme. 

VI ASPETTIAMO PER QUESTA TESTIMONIANZA IMPERDIBILE!!

TEATIME
DOMENICA 29 NOVEMBRE 2015 ORE 17.00
POSTI LIMITATI – PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA

INFO: 06.8075653 – valentinaf@kkl.it

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