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Operazione Protective Edge

 

Dopo gli attacchi massicci in Israele in questi giorni, dall’inizio dell’operazione Pillar of Defense “Colonna di Nuvola” del novembre 2012, l’esercito israeliano ha iniziato l’operazione Protective Edge “Confine Protettivo” e ha attaccato circa 50 obiettivi a Gaza con il fine e la speranza di ripristinare pace e tranquillità per le comunità del Sud di Israele. Il lavoro del KKL prosegue nel modo più sicuro possibile, in conformità con gli
sviluppi della situazione di sicurezza nel Sud di Israele.

Moshe Ya’alon, il Ministro della Difesa di Israele ha dichiarato “situazione di emergenza particolare” nelle comunità all’interno di un range di 40 km dal confine di Gaza e, di conseguenza, il KKL si sta preparando attraverso un sistema di operazioni di emergenza soprattutto nella regione meridionale. Per oltre tredici anni, gli abitanti del Sud sono stati costantemente bombardati dai razzi provenienti dalla Striscia di Gaza e quando la situazione è diventata insopportabile, l’IDF ha iniziato la campagna per debellare il terrorismo con l’operazione “Confine Protettivo”, che ha avuto inizio proprio lunedì.

“È stato deciso – ha dichiarato Ami Uliel, Direttore KKL Regione Meridionale – che tutti i dipendenti del KKL che si trovano entro un raggio di 40 chilometri dalla Striscia di Gaza devono rimanere a casa, compresi tutti i lavoratori della comunità, poiché i campi estivi e istituti educativi sono chiusi a causa della situazione di sicurezza e sono quindi autorizzati a rimanere con i propri figli”. La Regione Meridionale è divisa in tre aree: nella maggior parte delle aree del Negev settentrionale e occidentale, le persone non stanno andando a lavoro, anche se sempre operativi e di guardia per la lotta antincendio e invece, nelle Regioni del Negev e dell’Arava il lavoro continua. Tra i tanti progetti che il KKL ha costruito e continua a mantenere, con l’aiuto dei suoi amici e sostenitori in tutto il mondo, c’è il progetto delle piantagioni di alberi di sicurezza: “Quasi tutte le piantagioni di alberi che abbiamo piantato per motivi di sicurezza – continua Ami Uliel – si stanno dimostrando efficaci; gli alberi sono cresciuti e ora forniscono la giusta copertura dagli spari diretti, anche se ovviamente non dai missili”.

Il Presidente Mondiale KKL Efi Stenzler e il Co­Presidente Eli Aflalo hanno inviato lettere di sostegno e incoraggiamento a tutti i dipendenti KKL nel Sud del Paese. “In questo momento, testimoni di un significativo deterioramento della situazione edella sicurezza, in cui missili e razzi vengono sparati ogni giorno sulle comunità nel Sud e al confine con Gaza, vorremmo esprimere il nostro sostegno a tutti i dipendenti del KKL che vivono e lavorano in queste aree, diciamo loro – siamo con voi in questo momento difficile. Abbiamo incaricato il Dipartimento Risorse Umane per aiutarvi e per aiutare i dipendenti che vivono e lavorano in quelle zone. A seconda della situazione, il Direttore Generale KKL e tutti gli enti interessati potranno istruire i lavoratori con le varie procedure di sicurezza e di lavoro nei vari siti fino a quando la calma non verrà ripristinata. Nel frattempo, chiediamo a ognuno di stare attenti, di seguire le direttive di sicurezza e di non correre rischi inutili”.

Nel messaggio alle squadre del Sud, l’Employees Organization KKL ha dichiarato quanto segue: “l’Employees Organization del KKL vi sostiene durante questi giorni e notti difficili che si stanno verificando, durante l’incessante fuoco terrorista che minaccia voi e le vostre famiglie. Siamo convinti che il coraggio e la resistenza interiore che avete mostrato nel corso degli ultimi anni, troppi anni, ancora una volta vi permetterà di tenere duro contro la minaccia dei missili. Preghiamo che la tranquillità sarà presto ripristinata nel Sud e in tutto il Paese e che possiate tornare alla vostra normale routine”.

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