In arrivo la carta senza cellulosa grazie alla paglia
Secondo recenti stime circa il 40% delle foreste mondiali vengono costantemente sfruttate anche se la carta non risulta essere il principale motivo di disboscamento.
Sembra infatti che i fattori principali siano agricoltura e industria del legno.
Riuscire a trovare una pratica che consenta di creare un tipo ti carta senza l’utilizzo della cellulosa rimane, allo stesso tempo, una possibilità di aiuto concreto alle foreste e a tutto l’ambiente in generale.
Ad oggi una soluzione possibile esiste. Occorre utilizzare materiali sostitutivi perché va considerato che gran parte della cellulosa è ottenuta dagli alberi (circa il 50%) mentre il resto deriva da: erba, stracci di cotone e di lino, residui della lavorazione del legname, dal riciclo di giornali e imballaggi, solo per citarne alcuni.
Da ciò si evince che i prodotti cartacei possono anche essere realizzati senza l’utilizzo della cellulosa. Dunque è bene sfruttare la possibilità di riusare materie riciclate. Ad esempio, i residui di paglia si sono dimostrati utili dopo aver soddisfatto le esigenze primarie del terreno e degli animali.
Ogni anno sono circa 1 milione di tonnellate le rimanenze di paglia e questa cifra risulta sufficiente a soddisfare indicativamente il fabbisogno di carta in Nord America senza deturpare le foreste.
Con questa pratica si arriverebbe ad evitare che 830 milioni di alberi vengano sradicati.
Alberi e foreste svolgono un’importantissima funzione, che spesso viene dimenticata, contribuendo a purificare l’aria, emanando ossigeno e assorbendo anidride carbonica dall’atmosfera.
Ogni giorno si assiste alla distruzione di alberi e foreste, all’inquinamento dell’atmosfera e dell’acqua, senza che l’uomo riesca a fare nulla di concreto per impedirlo.
Ciò che occorre ricordare è che la natura va protetta e non distrutta.