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Una goccia d'acqua può fare la differenza

israele acqua

Frenare il processo di deterioramento dei corsi d’acqua è oggi la sfida ambientale israeliana: “Ma poi cambiò il deserto in lago, e la terra arida in sorgenti d’acqua” (Salmi 107:35). Esperti KKL del settore lavorano trasformando le criticità in risorse, attraverso lo sviluppo e la creazione di fonti idriche alternative come la nascita di bacini idrici per la raccolta e lo sfruttamento di acque piovane o reflue, il recupero di corsi d’acqua inquinati, la bonifica delle paludi, la continua ricerca delle migliori e più efficaci modalità di irrigazione. Il KKL opera nel risanamento dei fiumi inquinati e i dei suoi spazi adiacenti, dalla rimozione degliagenti inquinanti al restauro paesaggistico, dalla conservazione del suolo sino alla progettazione e allo sviluppo di parchi, sentieri e altre infrastrutture per le attività ricreative future. Bacini e dighe create, forniscono acqua per le coltivazioni, gli allevamenti ittici e arricchiscono le falde sotterranee. Nelle aree paludose le opere di drenaggio e di bonifica attuate permettono di recuperare migliaia di ettari da destinare all’agricoltura: prendersi cure delle acque dona vita e vantaggio alla terra.

bacini idrici

FONTI D’ACQUA

Israele ha tre fonti di acqua: il Lago di Tiberiade, la falda acquifera montana e la falda acquifera costiera. Il KKL è da sempre impegnato nel sostenere l’economia israeliana attraverso la costruzione e lo sviluppo di fonti idriche alternative, grazie ai serbatoi d’acqua riciclata, il riciclaggio e la depurazione dell’acqua, la desalinizzazione, il sistema biofiltro e la fitodepurazione.

foto liman 29

BACINI IDRICI

Il KKL ha contribuito alla costruzione di oltre 240 bacini e dighe che in totale, forniscono il 40% del fabbisogno idrico per l’agricoltura israeliana e 300 milioni di metri cubi della capacità d’immagazzinamento d’acqua in Israele.

bacini idrici (1)

RIABILITAZIONE DEI FIUMI

Il KKL si è assunto la responsabilità di risanare i fiumi inquinati e i suoi dintorni. Ciò include la rimozione degli agenti inquinanti, il restauro paesaggistico, la conservazione del suolo, la progettazione e lo sviluppo di parchi, sentieri e altre infrastrutture per l’attività ricreativa nella natura. Frenare questo processo di deterioramento è una delle grandi sfide ambientali.

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 L’ACQUA NEL DESERTO

Il Negev ricopre circa il 60% del territorio di Israele: dove ieri c’era solo sabbia oggi c’è vita. Grazie al KKL, i caratteristici “liman”, tecniche avanzate di raccolta d’acqua in grado di catturare il deflusso delle acque piovane nei crinali, gruppi di alberi piantati in bacini rinforzati per la raccolta d’acqua hanno favorito lo sviluppo del verde nel deserto.

negev

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