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In cerca del vino di Re David: una serata di scoperte bibliche

Domenica 18 ottobre, nell’ambito di Expo 2015, si è tenuto al Teatro Franco Parenti di Milano l’evento “In cerca del vino del Re David”, una serata di scoperte bibliche in collaborazione con il Ministero del Turismo di Israele. Dopo i saluti Karine Bolton Laor, Direttore Dipartimento Cooperazione Internazionali KKL, ha introdotto il neo Presidente KKL di Milano, Sergio Castelbolognesi che ha ringraziato gli ospiti e parlato delle attività del KKL, in modo particolare si è soffermato sul sostegno alla ricerca, all’aiuto ai Paesi in via di sviluppo per risolvere i loro problemi nutrizionali.

Avital Kotzer, Direttore Generale dell’ Ufficio del Turismo, ha ringraziato il KKL per questa collaborazione e raccontato la sua storia e il suo amore per la natura; ha descritto Israele come una Terra magica, dove si compiono imprese impensabili come produrre vino in pieno deserto. Ciò che non tutti sanno è che molti vini prodotti, ogni anno, ricevono premi internazionali e che anche il cibo ha un sapore speciale, grazie alla mescolanza delle etnie e ai diversi paesi di provenienza della popolazione israeliana; ci ha mostrato un video sulla gente di questa meravigliosa Terra.

Segue l’intervento del Professor Elyashiv Drori dell’Università Ariel, che ha effettuato delle ricerche importanti sui vigneti israeliani. Infatti già dai tempi di Re Davide, circa 3.000 anni fa il vino era molto diffuso e apprezzato; purtroppo, nel VII secolo, le popolazioni musulmane invasero Israele, ne proibirono la produzione e distrussero i vigneti poiché nella loro religione è vietato il consumo di alcolici. Da allora, in Israele non fu più prodotto vino sino a quando il barone Rothschild, nel 1870, ne ripristinò l’industria importando nuove e diverse qualità, soprattutto dalla Francia, come il Cabernet Sauvignon e il Merlot. Elyashiv Drori ha voluto riportare l’antico vino originario perché finalmente Israele ritrovasse il suo prodotto locale, mentre fino a quel momento veniva prodotto vino di origine straniera; ha compiuto una ricerca sulla localizzazione delle antiche popolazioni che producevano il vino ed ha cercato le varie specie, sparse per la maggior parte, in aree selvatiche e non coltivate. Il passo successivo della sua ricerca ha portato all’identificazione delle varietà di uva adatte qualitativamente alla produzione del vino biblico, il vero vino originario di Israele.

Il professor Ehud Weiss della Bar Ilan University, intervenuto alla serata, ha raccontato come ha individuato il DNA dagli antichi semi ritrovati ancora nelle giare, e come preservare il materiale archeobotanico; il DNA scoperto era danneggiato ed è stato ricostruito grazie ad apparecchi scanner 3d utilizzati anche per riconoscere le qualità dell’uva selvatica. Nel 200 a.C., in Babilonia erano presenti due qualità di vino chiamate Gordali e Hardali, molto simili a quelle trovate e ottenute oggi: Jamdali e Hamdani.
I professori che collaborano a questa ricerca hanno espresso la loro gratitudine al KKL per aver sostenuto questo progetto e sono orgogliosi di rafforzare l’identità biblica del vino ottenuto attraverso la documentazione storica e reperti archeologici da loro recuperati. A concludere, grazie a questa ricerca, Idor Levinson, proprietario dell’azienda Recanati che ha iniziato a produrre vino dai vigneti nei pressi di Hebron, oggi realizza le qualità Marawi e Hamdani; di questi vini, ne è stata offerta la degustazione ai presenti.

La lettura del Cantico dei Cantici, nell’apprezzatissima pausa poetica offerta dagli attori Rosario Lisma e Anna Della Rosa ha deliziato il pubblico con un sogno romantico nella più alta forma di poesia e d’amore.
Andrèe Ruth Shammah, accogliente padrona di casa, ha ringraziato il KKL per aver sostenuto questo progetto così speciale: “Vorrei promuovere questo vino nel mio teatro: è una piccola cosa che possiamo fare stando lontano da Israele, in difesa di un patrimonio prezioso che è di tutti, così come quando è stata donata la Torah nel deserto, l’abbiamo conservata e difesa…”.

Paola Avigail Senigaglia

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