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Piantagione memoria Sharon – LE AGENZIE STAMPA

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OMNIROMA
VILLA ADA, PIANTATO ALBERO IN MEMORIA DI ARIEL SHARON
(OMNIROMA) Roma, 17 GEN – Al Parco Yitzhak Rabin di Villa Ada, celebrazioni in occasione del Tu Bishvat 5774, il “Capodanno degli Alberi”, una delle festività più sentite e che meglio si identifica con il Keren Kayemeth LeIsrael, l’ente ambientalista israeliano. La Comunità Ebraica di Roma, il KKL Italia Onlus e l’ Ambasciata d’ Israele in Italia hanno preso parte alla messa a dimora di un albero, un ippocastano, con il patrocinio del Comune di Roma e della Comunità Ebraica di Roma negli spazi in prossimità del Parco Giochi. Nel giorno del calendario israelitico in cui si rivolge massima attenzione al patrimonio naturale e si dedica uno spazio ancor più speciale alla terra e alla natura, il ringraziamento è andato alla fecondità della terra. Presenti alla cerimonia: l’ assessore capitolino alla Cultura Flavia Barca, il vice presidente del II Municipio, Emanuele Gisci, l’Ambasciatore d’ Israele in Italia, Naor Gilon, il Presidente del KKL Italia Onlus, Raffaele Sassun, il presidente della Comunità Ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, il Rabbino capo della Comunità Ebraica di Roma, Riccardo Di Segni e la scolaresca media ebraica “Angelo Sacerdoti”. “Ad Ariel Sharon, uomo di pace, che ha rincorso la pace e che oggi riposa in pace”, così Sassun, dedicando la piantagione alla recente scomparsa dell’ ex leader israeliano Sharon. “È molto bello – dichiara Pacifici – che le istituzioni condividano con noi dei momenti che sono religiosi ma che sono anche conviviali, come la piantagione di un albero che è un significato molto positivo per lasciare un segno, nei momenti luttuosi ma anche belli come in questo caso, in cui simbolicamente si ricorda il ciclo della vita e della Terra”. L’ assessore Barca, infine, ha ribadito il sodalizio che intercorre tra la Comunità e le istituzioni capitoline: ” Credo che il loro rispetto per la memoria sia un esempio per noi tutti ad onorare le nostre tradizioni ed il loro attaccamento a valori come l’ ambiente e la terra un monito costante e quotidiano a rispettare i nostri beni. Ci saranno molte altre occasioni per collaborare, ne sono certa”.

OMNIROMA – GLI APPUNTAMENTI DI OGGI – 3 –
venerdì 17 gennaio 2014
Cerimonia di messa a dimora di un albero negli spazi del Parco Yitzhak Rabin (Villa Ada) in prossimità del Parco Giochi (lato Via Panama), in occasione di “Tu Bishvat – Capodanno degli Alberi” organizzata da Kkl Italia Onlus e dall’ ambasciata d’ Israele in Italia. (ore 9)

ADNKRONOS
EBREI: IPPOCASTANO IN PARCO RABIN PER FESTEGGIARE IL “CAPODANNO DEGLI ALBERI”
SASSUN, L’ALBERO E’ SIMBOLO DI VITA, DI LIBERTA’ E DI PACE
Roma, 17 gen. (Adnkronos) – Un simbolo di vita, libertà e pace. Al centro del “Tu Bishvat” , “Capodanno degli Alberi”, un ippocastano a racchiudere tutti questi aspetti della tradizione ebraica. Piantato nel parco “Yitzhak Rabin” di Roma, l’albero ha consacrato il ringraziamento per la fecondita’ della terra, come ogni anno, ricordando il giorno in cui, in Israele e nella Diaspora, si rivolge massima attenzione al patrimonio naturale e si dedica uno spazio ancor più speciale alla terra e alla natura. All’evento hanno partecipato Naor Gilon, ambasciatore d’Israele in Italia, Raffaele Sassun, presidente del KKL Italia Onlus, Riccardo Pacifici, presidente della Comunita’ Ebraica di Roma, Flavia Barca, assessore alla cultura del comune di Roma, e Emanuele Gisci, vicepresidente del II Municipio di Roma. “E’ immediatamente chiara – ha spiegato Sassun, presidente del KKL Italia Onlus, promotore dell’iniziativa – la grande importanza che ha l’albero nella visione ebraica. L’albero e’ nella nostra tradizione, ed anche in quella cattolica, simbolo di vita, di liberta’ e di pace. L’albero e’ il testimone, il filo conduttore di intere generazioni. Celebriamo la festa del Capodanno degli alberi mangiando svariati tipi di frutta fresca e secca e promettendo che si cerchera’ di rendere meno arida la terra piantando nuovi alberi. E’ il momento in cui ognuno di noi cerca di riconciliarsi con la natura che ci circonda”. “Mi piace cogliere occasione – ha commentato l’assessore Barca – per dire che, fin dal momento in cui sono diventata assesore, piu’ o meno sette mesi, ho trovato una grandissima accoglienza e amicizia della Comunita’ Ebraica, proprio quel senso di accoglienza che citava Pacifici, che e’ stato davvero importante. Il rispetto enorme della  tradizione e della memoria della Comunita’ e’ di grosso sostegno a tutta la citta’ di Roma. Oggi, celebriamo un legame con la terra e con le radici, cosi’ fortemente onorato, che rappresenta un monito continuo, volto a ricordarci quanto sia imporante conoscere la nostra storia e le nostre origini”.

ANSA
“Capodanno degli alberi” ebraico, cerimonia a Roma
Nella tradizione ebraica “albero testimone intere generazioni”

(ANSAmed) – ROMA, 17 GEN – Un ippocastano piantato nel parco dedicato a Yitzhak Rabin (una porzione di Villa Ada). Si festeggia così a Roma il “capodanno degli alberi” ebraico, Tu-bishvat 5774. Presenti alla cerimonia della piantumazione le autorità laiche e religiose della Comunità ebraica romana, l’ambasciatore israeliano Naor Gilon, l’assessore alla Cultura di Roma, Flavia Barca, e Raffaele Sassun, presidente del Keren Kayemet Leisrael (Kkl), il Fondo nazionale ebraico. Si tratta di una onlus sionista con la missione di sviluppare e rendere fertile la terra d’Israele, bonificandola e piantando alberi (oltre 250 milioni dalla sua fondazione nel 1901). “Nella visione ebraica – ha spiegato Sassun – l’albero è il testimone, il filo conduttore di intere generazioni. Celebriamo il capodanno degli alberi mangiando frutta e promettendo che si cercherà di rendere la terra meno arida, piantando nuovi alberi”.
E così, di fronte a un gruppo di studenti della scuola ebraica, l’ambasciatore si è “tirato su le maniche” e ha impugnato la vanga: lo stesso gesto che hanno fatto, appena un paio di giorni fa, in Israele, anche il presidente Shimon Peres, ormai 90enne, il premier Benjamin Netanyahu e il sindaco di Gerusalemme, Nir Barkat.
“Le radici ecologiche della tradizione ebraica sono molto antiche”, ha sottolineato il rabbino capo, Riccardo Di Segni, che ha poi ricordato come, un tempo, le guerre si facessero assediando le città con macchine da guerra costruite in legno. “E nel Deuteronomio c’è scritto: ‘Attento a non distruggere gli alberi da frutta intorno alla città attaccata’. Questo dimostra la grande attenzione alla natura presente da sempre nella cultura ebraica”. Un’attenzione che oggi, in Israele, ha trovato pure un declinazione laica. Tu-bishvat (che cade il 15esimo giorno del mese di Shvat) è celebrato anche come una festa ecologista, un’occasione per insegnare ai bambini e ragazzi il rispetto per la terra e l’ambiente: ogni anno, durante questa ricorrenza, in Israele oltre un milione di persone viene coinvolto nella piantumazione di un albero. (ANSAmed).

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