Il saluto di Rafael Ovadia
Cari amici,
voglio prima di tutto ringraziare Dani e Aviva per aver aperto la loro casa per ospitarci.
Sono stato fortunato:
- sono stato fortunato perché ho fatto un lavoro che mi piace,
- sono stato fortunato perché ho conosciuto delle splendide persone,
- sono stato fortunato perché ho potuto dare il mio contributo allo Stato di Israele.
Lascio, dopo sei anni, il mio lavoro al KKL Italia e vado a dirigere il Moshav dove sono cresciuto: Sde Warbur.
Nel nostro Inno Nazionale c’è scritto “Ayin leTzion tzofiyah” – “un occhio guarda a Sion”.
I miei occhi invece, guarderanno sempre verso l’Italia.
Voglio dire grazie a tutte le bellissime persone chi mi hanno accompagnato in questi ultimi sei anni.
Grazie a voi
- abbiamo creato nuovi villaggi,
- abbiamo costruito bacini idrici,
- abbiamo spianato nuove Strade Sicure,
- abbiamo educato le nuove generazioni all’amore per Israele e per la natura.
Un grazie particolare ai Presidenti del KKL Italia Onlus:
Raffaele Sassun e Silvio Tedeschi, che sono stati la mia mano destra e a loro devo il mio successo;
GRAZIE a Rafi e Michal, che ci avete ospitato i venerdì e ci avete fatto ritrovare l’atmosfera della famiglia;
GRAZIE alla Direzione e alle Delegazioni e ai volontari;
GRAZIE allo Staff degli uffici di Roma e Milano che hanno sostenuto con dedizione il mio lavoro;
GRAZIE all’Ambasciata d’Israele in Italia e soprattutto all’Ambasciatore Naor Gilon e al Ministro Dani Haezrachy;
GRAZIE all’Ambasciata d’Israele presso la Santa Sede e soprattutto all’Ambasciatore Zion Evrony;
GRAZIE a tutte le persone con le quali ho avuto contatti di lavoro.
Al nuovo Shaliach, Shariel Gun, e alla sua famiglia, un sincero augurio di grande successo.
Siamo dopo la festa di Tu Bishvat – Rosh Hashanà Lailanot – Capodanno degli Alberi.
Durante questa festa cantiamo “Kach holchim hashotlim” – “Così vanno i piantatori con un canto nel cuore e una vanga in mano dalla città e dal villaggio”.
Spero che questa melodia del KKL non si fermi e che voi continuate con grande gioia a condurre il KKL verso il futuro.
Un grazie particolare a mia moglie Eitana che mi ha sostenuto lungo tutta la strada, nei momenti più facili e in quelli più difficili.
Torniamo a casa con la pancia piena di pasta e pizza e il cuore pieno di amore per voi.
Rafael Ovadia