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Anche i fertilizzanti diventano sostenibili

KKL | fertilizzanti organo-mineraliIl tema della sostenibilità è entrato a far parte anche nel mondo dei fertilizzanti. Dopo molti studi condotti in laboratorio, i ricercatori sono giunti alla conclusione che i fertilizzanti organo-minerali sono efficienti in campo agronomico.

Questi studi sono stati condotti da una azienda leader di questa tipologia di concimi e vanno in soccorso a questo tipo di settore che da qualche anno è al centro di un cospicuo rafforzo normativo da parte dell’Unione Europea. Da tempo ormai si discute all’interno della Fertilisers Working Group della Commissione Europea per trovare un accordo su concimi inorganici, organici e biostimolanti.

Cosa sono gli organo-minerali?

Secondo la Legge 748/84 sono concimi organo-minerali i prodotti ottenuti per reazione o per miscela di uno o più concimi organici con uno o più concimi minerali semplici o composti. Si tratta quindi di prodotti intermedi tra i concimi organici, rispetto ai quali hanno un maggior contenuto di elementi nutritivi, e quelli minerali, rispetto ai quali hanno una maggiore efficienza”, si legge nella direttiva.

Gli organo-minerali non sono solo un semplice mix. La concimazione organo-minerale con formulati per reazione, come si legge in alcuni articoli, riesce ad esaltare le caratteristiche migliori della concimazione organica e di quella minerale, riducendone nel contempo gli aspetti negativi. Questo è reso possibile grazie alle proprietà fisiologiche della sostanza organica e delle sostanze umiche e all’azoto organico.

Come spesso accade la valutazione definitiva dell’utilizzo di questi fertilizzanti sarà di natura economica, sociale e ambientale.

Molti sono gli aspetti che giocano a vantaggio degli organo-minerali, come ad esempio il fatto che il miglioramento delle tecniche di fertilizzazione potrà velocizzare la ripresa economica se effettuate con un’ottica innovativa.

Nonostante molti ricercatori ed esperti siano favorevoli all’utilizzo di questi fertilizzanti, si è in attesa di ulteriori definizioni normative, data anche la titubanza di alcuni Paesi membri dell’UE che hanno la necessità di delineare precisi limiti in termini di sostanza organica e nutrienti.

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