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Vaccinare le piante? Adesso si può!

Una piccola start up israeliana, la Morflora, nata in un moshav (comunità agricola cooperativa) e con sede nel deserto del Negev, ha messo in commercio, nel 2013, un prodotto per piante, chiamato TraitUp, basato sul concetto di vaccinazione per rendere le piante geneticamente immuni alle malattie.
Il procedimento è universale, ovvero può essere applicato ad ogni pianta, e consiste nel prendere un seme e applicare in esso un materiale genetico non trasmissibile e non ereditabile.

La piccola squadra di scienziati della Morflora, che conta 10 ricercatori in tutto, ha creato il un prodotto innovativo che, con la sua diffusione virale, potrebbe cambiare radicalmente tutto il mondo dell’agricoltura, creando una vera e propria “rivoluzione agricola”.
L’idea, infatti, è stata sostenuta da molti centri di ricerca israeliani ed è riuscita a catturare l’attenzione del governo statunitense poiché il problema della vulnerabilità ai parassiti è molto alta e colpisce anche i paesi più industrializzati, come gli Usa.
Basta pensare che, ogni anno, il 25% delle scorte alimentari perisce a causa di parassiti e malattie che colpiscono le colture e ,anche quando sono in “buone condizioni”, le piante non sono immuni da attacchi di questi agenti patogeni.

Per distruggere un’intera serra in poco tempo, infatti, è sufficiente un solo seme “contaminato”, senza che nessun trattamento chimico possa fungere da contrasto.

L’idea, quindi, da cui partire è prendere pezzi di un virus e “incastrarli” nella pianta in questione, affinché possa acquisire certe caratteristiche genetiche.
La tecnologia che l’azienda mette in campo, permette di prendere un segmento virale per rimuoverci i geni dannosi per la pianta e introdurci altri geni al suo posto.
Il virus risultante si propaga quindi nell’organismo, trasmettendo geni positivi e rendendo la pianta immune dalla malattia.

Prima di lanciare la tecnologia sul mercato, sono stati fatti altri test di laboratorio, hanno passato il controllo previsto dalle normative dei vari Paesi e attualmente, siamo nella fase in cui si sta mettendo in commercio e la priorità acquisita è quella di superare possibili feedback negativi da parte dei consumatori.

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