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“Terra e Fede”, una solida alleanza

“Terra e Fede” un binomio assoluto tra la spiritualità e l’umano, questo l’argomento trattato all’evento KKL che si è tenuto domenica 25 ottobre a Expo Milano – Padiglione Israele – in collaborazione con il Ministero del Turismo israeliano. Alla serata, dedicata al ricordo del S.E. Cardinale Carlo Maria Martini, sono intervenuti: il nipote Giovanni Martini, il Monsignore Francesco Fumagalli, Vice Prefetto della Biblioteca Ambrosiana Rav Elia Richetti, Avital Kotzner, Direttore dell’Ufficio del Turismo israeliano e Joseph Robert Gosselin, Vescovo della Chiesa Evangelista in Florida. Shariel Gun, Direttore Generale KKL Italia, ha aperto la serata salutando e presentando i relatori.

Il Presidente della Delegazione Milano KKL, Sergio Castelbolognesi, ha ringraziato il pubblico presente come testimonianza del legame con la Terra d’Israele sia da parte ebraica sia cristiana, e anche della solida democrazia di Israele. “Un Paese straordinario, il luogo dove ha avuto origine la storia dell’umanità e dove sono le nostre radici comuni, l’unico posto al mondo dove Terra e Fede sono così strettamente unite, finalmente ha potuto farsi conoscere per ciò che è realmente, in questi sei mesi di EXPO” così ha parlato Avital Kotzner, invitando a recarsi in questo splendido Paese che ha tanto da offrire. Mariagrazia Falcone, Direttore Press dell’Ufficio del Turismo israeliano, ha presentato il Gospel Trail, un progetto di turismo religioso per scoprire i luoghi del Vangelo; un esempio è il pellegrinaggio da Nazareth a Cafarnao in quattro tappe, tra natura e spiritualità. Molti tragitti si potranno effettuare in bicicletta, grazie alle piste ciclabili realizzate dal KKL su quasi tutta la lunghezza del Paese. Al termine del pellegrinaggio, per ogni partecipante sarà piantato un albero.

Rav Elia Richetti, ha ricordato il Cardinale per aver portato il dialogo ebraico-cristiano ai più alti livelli della storia. Martini credeva fermamente nella forza del dialogo, già auspicato dal Concilio Vaticano II ma, ancor prima, il messaggio ci era giunto dall’alto: infatti D-o, con i 7 principi noachiti e quelli dati successivamente al popolo ebraico con la Torah, voleva che l’intera umanità, attraverso l’osservanza dei precetti, custodisse l’universo nel dialogo e nella coesione. Giovanni Martini ha ricordato con grande emozione il suo viaggio in Israele, nel 2013, per l’inaugurazione della Foresta dedicata proprio a suo zio; la piantagione è situata vicino a Tiberiade, il luogo più amato dal Cardinale. Giovanni Martini ha spiegato il progetto della Fondazione Cardinale Martini, di raccolta e catalogazione di documenti e scritti importanti del Cardinale stesso: tra questi le sue parole di ringraziamento al KKL per averlo insignito di un’onorificenza, di cui è stata data una breve lettura. Il Cardinale traeva il suo profondo legame con l’ebraismo dalla lettura degli antichi manoscritti ritrovati a Qumran e dalle collaborazioni con molte Università israeliane.

Uno splendido video ha mostrato il trasporto e la messa a dimora dell’Ulivo centenario che il KKL ha donato al Vaticano: l’Ulivo, proveniente ad Ashdod, è stato rimosso dal terreno avendo cura delle sue lunghe e robuste radici, caricato su un container e trasportato per nave, sino a trovare il suo nuovo alloggiamento nei giardini vaticani; questo antico albero, vuole essere un messaggio di pace e l’auspicio di tenere sempre alto il valore del dialogo, così come era desiderio del Cardinale Joseph Gosselin, nel suo discorso ha voluto sottolineare che anche Papa Francesco ha piantato un albero in Israele e pure il Patriarca Bartolomeo ha sempre incoraggiato i cristiani della Chiesa Ortodossa a farlo, seguendo il messaggio di Isaia: “Pianterò nel deserto il cedro, l’acacia, il mirto e l’albero da olio…”. Infine ha invitato i presenti a fare altrettanto, ringraziando il KKL per tutto il lavoro che svolge da più di un secolo. Il Monsignore Fumagalli ha mostrato alcuni antichi manoscritti sulla creazione del mondo conservati all’Ambrosiana e risalenti al 1600: anche nelle illustrazioni dell’epoca era presente il valore della natura e del piantare alberi. Il benessere del mondo passa attraverso l’amore per Israele e il Monsignore Fumagalli ha portato ad esempio la storia della “Tenda di Abramo”, ossia la tenda aperta sui quattro lati per poter fare entrare chiunque lo desiderasse: “se ogni persona invitata, a sua volta, si comporterà allo stesso modo con gli altri, avremo compreso il senso.

Il nostro Direttore Generale Shariel Gun è stato premiato con l’iscrizione al Libro d’Onore per aver svolto con grande professionalità e impegno il difficile lavoro in Expo. Al termine della serata si è giunti al momento dei saluti da parte di Shariel Gun e di Karine Bolton Laor, Direttore Dipartimento Cooperazione Internazionali KKL, ma questa volta, non rimanderanno più all’evento EXPO successivo. La serata ha chiuso dunque la serie di numerosi eventi di successo in cui il KKL, in prima linea, ha cercato di dare un volto alla meravigliosa Terra d’Israele, sconosciuta purtroppo a molti visitatori dell’Esposizione Universale. Rav Elia Richetti ha inaspettatamente intonato l’Hatikvah, l’Inno Nazionale israeliano, creando così un’atmosfera calda e partecipata da tutti i presenti.

Paola Avigail Senigaglia

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