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La salute della Terra è ad alto rischio: abbiamo solo 10 anni per salvarla

cambiamenti climatici

La Terra è in serio pericolo. L’Onu ha affidato il compito ai massimi esperti climatologi mondiali di stilare un rapporto sullo stato di salute del pianeta Terra. Questo rapporto sarà presentato ufficialmente tra qualche giorno ma alcuni contenuti, molto preoccupanti, sono già stati resi noti.

Abbiamo solo 10 anni per salvare la Terra e correre ai ripari.

Le emissioni di gas serra nell’atmosfera hanno provocato dei cambiamenti climatici  che, a loro volta, hanno innescato delle reazioni a catena che solo l’uomo, con il proprio comportamento, potrà interrompere. A condizione che l’uomo modifichi tutte quelle abitudini considerate dannose per l’ambiente.

Gli effetti più evidenti riguardano: innalzamento del livello dei mari fino a un metro entro la fine del secolo, temperature sempre più in aumentotsunamiuragani e altri fenomeni meteorologici che avranno pesanti ripercussioni sulle coste marittime.

Il portavoce del team di esperti che ha stilato il rapporto su richiesta delle Nazioni Unite ha dichiarato che “Se i governi di tutto il Mondo non si adopereranno tempestivamente per una riduzione massiva delle emissioni di CO2 il nostro Pianeta rischia l’infarto”.

Ma concretamente cosa hanno fatto i governi dell’intero globo per ovviare a questa situazione?

Purtroppo alcuni tentativi non sono andati a buon fine. Nel 2009, infatti, il mancato accordo di Copenaghen ha mostrato chiaramente una certa ritrosia di alcuni stati membri ad assumersi un impegno concreto nei confronti dell’ambiente. Oltre a ciò, e nonostante ci siano accordi internazionali che prevedono la riduzione del 20% delle emissioni di gas serra entro il 2020, scarseggiano progetti precisi a lungo termine.

Anche se si riuscisse a far diminuire le emissioni di CO2 gli esperti sottolineano che, purtroppo, non sarà sufficiente. La riduzione prevista del 20% non basta, per beneficiarne concretamente serve almeno il 60-70% in meno per i prossimi 10 anni.

Come fare? Abbandonare il petrolio azzerando la dipendenza dai combustibili fossili, adattarsi ai modelli di sviluppo sostenibile ma soprattutto rivedere l’intero sistema che, fino ad oggi, ha governato la società moderna.

Alla base dei dibattiti internazionale c’è anche l’impatto che i cambiamenti climatici e l’aumento della temperatura globale hanno sull’Europa e i Paesi mediterranei.

Anche l’Agenzia Europea per l’Ambiente ha appena pubblicato un report, in cui illustra alcuni aspetti tra i quali, il cambiamento climatico, l’aumento del riscaldamento globale, il pericolo di inondazioni e di incendi.

I dati forniti dal report dell’Agenzia Europea, sono anch’essi preoccupanti: l’aumento delle temperature medie è innegabile, difficilmente contrastabile e preoccupante: basti pensare che le cinque estati più calde in Europa negli ultimi 500 anni sono concentrate nel decennio che va dal 2002 al 2011.

Se il trend non verrà fermato, la Terra si troverà davvero in serio pericolo.

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