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Un ulivo per i deportati da Regina Coeli – Rassegna Stampa

Quotidiani-italiani

SHOAH: KKL ITALIA, UN ULIVO PER I DEPORTATI DA REGINA COELI

(AdnKronos) – Si è svolta oggi, all’interno della struttura del carcere di Regina Coeli a Roma, una simbolica cerimonia di piantumazione di un albero di ulivo donato dal Keren Kayemeth LeIsrael, in occasione e nell’ambito delle celebrazioni per la ricorrenza del rastrellamento del ghetto ebraico il 16 ottobre 1943. “Oggi noi del Keren Kayemeth LeIsrael Italia, l’Ente nazionale ebraico per l’ambiente, abbiamo piantato un Ulivo, simbolo universale non solo di pace e di solidarietà, ma anche di speranza a persone in situazioni di difficoltà – ha dichiarato il Presidente del Kkl Italia Onlus, Raffaele Sassun – Nell’Italia dal 1942 al 1945 il destino di molte persone è cambiato grazie al coraggio di uomini dello Stato che più degli ordini hanno seguito il loro cuore che indicava la libertà e la giustizia. Vogliamo ricordare anche ogni piccolo episodio in cui la giustizia e la verità sono apparse, anche se con luce fioca rispetto al buio delle atrocità commesse”. “L’albero è forse, tra tutte le espressioni della natura, la più nobile – ha proseguito – poiché è il solo che vince la lotta contro la legge di gravità, crescendo giorno dopo giorno nella direzione opposta, verso il cielo, senza però mai staccarsi da terra. L’albero, simbolo della continuità, crescerà e testimonierà alle prossime generazioni che quando c’è l’amicizia, quando c’è la fiducia, quando c’è la consapevolezza delle proprie ragioni, ogni miracolo è  possibile”. (segue)

(AdnKronos) – La Fondazione Kkl Italia Onlus è la sezione italiana dell’Ente Nazionale Ebraico per l’ambiente e la scelta della casa circondariale di Regina Coeli non è stata casuale: durante il rastrellamento del Ghetto di Roma il 16 ottobre 1943, da parte delle forze armate delle ss, centinaia di ebrei furono arrestati e portati nell’istituto di Regina Coeli e successivamente deportati nei campi di sterminio tedeschi. Quest’anno ricorre il 71° anniversario di quella tragedia e con l’iniziativa si è voluto commemorare quanto accadde sotto l’occupazione nazista. Ai piedi dell’ulivo è stata posta la targa che recita: ”16 ottobre 1943 – 16 ottobre 2014. Olivo delle colline di Gerusalemme, dono del Kkl Italia Onlus, in ricordo del triste passaggio a Regina Coeli dei deportati durante la II Guerra Mondiale”. Alla cerimonia erano presenti il presidente del Kkl Italia Onlus Raffaele Sassun, Sami Modiano, Piero Terracina, Leo Sonnino, Silvana Sergi, Maria Claudia Di Paolo , il Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni, l’Ambasciatore d’Israele in Italia Naor Gilon, il presidente della Comunità Ebraica di Roma Pacifici, Carla Di Veroli in rappresentanza del sindaco di Roma Capitale.

(LZ) MEMORIA. ROMA, PIANTATO ULIVO PER DEPORTATI DI REGINA COELI

DONO DEL KKL ITALIA PER RICORRENZA RASTRELLAMENTO 16 OTTOBRE ’43.

(DIRE) Roma, 6 ott. – Si e’ svolta oggi, all’interno della struttura della casa circondariale di Regina Coeli a Roma, una simbolica cerimonia di piantumazione di un albero di ulivo donato dal Keren Kayemeth LeIsrael, in occasione e nell’ambito delle celebrazioni per la ricorrenza del rastrellamento del ghetto ebraico, il 16 ottobre 1943. “Oggi noi del Keren Kayemeth LeIsrael Italia, l’ente nazionale ebraico per l’ambiente, abbiamo piantato un ulivo, simbolo universale non solo di pace e di solidarieta’, ma anche di speranza a persone in situazioni di difficolta’- ha dichiarato il presidente del Kkl Italia onlus, Raffaele Sassun- Nell’Italia dal 1942 al 1945 il destino di molte persone e’ cambiato grazie al coraggio di uomini dello Stato che piu’ degli ordini hanno seguito il loro cuore che indicava la liberta’ e la giustizia. Vogliamo ricordare anche ogni piccolo episodio in cui la giustizia e la verita’ sono apparse, anche se con luce fioca rispetto al buio delle atrocita’ commesse”. L’albero, ha aggiunto Sassun, “e’ forse, tra tutte le espressioni della natura, la piu’ nobile, poiche’ e’ il solo che vince la lotta contro la legge di gravita’, crescendo giorno dopo giorno nella direzione opposta, verso il cielo, senza pero’ mai staccarsi da terra. L’albero, simbolo della continuita’, crescera’ e testimoniera’ alle prossime generazioni che quando c’e’ l’amicizia, quando c’e’ la fiducia, quando c’e’ la consapevolezza delle proprie ragioni, ogni miracolo e’ possibile”.(SEGUE)

(DIRE) Roma, 6 ott. – La fondazione Kkl Italia onlus e’ la sezione italiana dell’Ente nazionale ebraico per l’ambiente e la scelta della casa circondariale di Regina Coeli non e’ stata casuale: durante il rastrellamento del Ghetto di Roma il 16 ottobre 1943, da parte delle forze armate delle Ss, centinaia di ebrei furono arrestati e portati nell’istituto di Regina Coeli e successivamente deportati nei campi di sterminio tedeschi. Quest’anno ricorre il 71esimo anniversario di quella tragedia e con l’iniziativa si e’ voluto commemorare quanto accadde sotto l’occupazione nazista. Ai piedi dell’ulivo e’ stata posta la targa che recita: ’16 ottobre 1943 – 16 ottobre 2014. Olivo delle colline di Gerusalemme, dono del Kkl Italia onlus, in ricordo del triste passaggio a Regina Coeli dei deportati durante la II Guerra mondiale”. Alla cerimonia erano presenti, oltre a Sassun, alcuni degli ultimi sopravvissuti ai campi di sterminio come Sami Modiano, Piero Terracina, Leo Sonnino, Silvana Sergi, Maria Claudia Di Paolo, il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, l’ambasciatore d’Israele in Italia, Naor Gilon, il presidente della Comunita’ ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, e Carla Di Veroli in rappresentanza del sindaco di Roma Capitale.

Omniroma – MEMORIA, KKL ITALIA: UN ULIVO PER I DEPORTATI DA REGINA COELI

(OMNIROMA) Roma, 06 OTT – “Si è svolta oggi, all’interno della struttura della Casa Circondariale di Regina Coeli a Roma, una simbolica cerimonia di piantumazione di un albero di ulivo donato dal Keren Kayemeth LeIsrael, in occasione e nell’ambito delle celebrazioni per la ricorrenza del rastrellamento del ghetto ebraico il 16 ottobre 1943”. Così una nota di KKL Italia Onlus. “Oggi noi del Keren Kayemeth LeIsrael Italia, l’Ente nazionale ebraico per l’ambiente, abbiamo piantato un Ulivo, simbolo universale non solo di pace e di solidarietà, ma anche di speranza a persone in situazioni di difficoltà – ha dichiarato il presidente del KKL Italia Onlus, Raffaele Sassun – Nell’Italia dal 1942 al 1945 il destino di molte persone è cambiato grazie al coraggio di uomini dello Stato che più degli ordini hanno seguito il loro cuore che indicava la libertà e la giustizia. Vogliamo ricordare anche ogni piccolo episodio in cui la giustizia e la verità sono apparse, anche se con luce fioca rispetto al buio delle atrocità commesse. L’albero è forse, tra tutte le espressioni della Natura, la più nobile, poiché è il solo che vince la lotta contro la legge di gravità, crescendo giorno dopo giorno nella direzione opposta, verso il cielo, senza però mai staccarsi da terra. L’albero, simbolo della continuità, crescerà e testimonierà alle prossime generazioni che quando c’è l’amicizia, quando c’è la fiducia, quando c’è la consapevolezza delle proprie ragioni, ogni miracolo è possibile”. “La Fondazione KKL Italia Onlus – prosegue – è la sezione italiana dell’Ente Nazionale Ebraico per l’ambiente e la scelta della Casa Circondariale di Regina Coeli non è stata casuale: durante il rastrellamento del Ghetto di Roma il 16 ottobre 1943, da parte delle forze armate delle SS, centinaia di ebrei furono arrestati e portati nell’istituto di Regina Coeli e successivamente deportati nei Campi di Sterminio tedeschi. Quest’anno ricorre il 71° anniversario di quella tragedia e con l’iniziativa si è voluto commemorare quanto accadde sotto l’occupazione nazista. Ai piedi dell’ulivo è stata posta la targa che recita: ’16 ottobre 1943 – 16 ottobre 2014. Olivo delle colline di Gerusalemme, dono del KKL Italia Onlus, in ricordo del triste passaggio a Regina Coeli dei deportati durante la II Guerra Mondiale’. Alla cerimonia erano presenti il presidente del KKL Italia Onlus Raffaele Sassun, Sami Modiano, Piero Terracina, Leo Sonnino, Silvana Sergi, Maria Claudia Di Paolo, Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni, Ambasciatore d’Israele in Italia Naor Gilon, Presidente Comunità Ebraica di Roma Pacifici, Carla Di Veroli in rappresentanza del Sindaco di Roma Capitale”.

Shoa: Kkl dona ulivo per i deportati di Regina Coeli

(ANSA) – ROMA, 6 OTT – Si e’ svolta oggi, all’interno della struttura della Casa Circondariale di Regina Coeli a Roma, una simbolica cerimonia di piantumazione di un albero di ulivo donato dal Keren Kayemeth LeIsrael, in occasione e nell’ambito delle celebrazioni per la ricorrenza del rastrellamento del ghetto ebraico il 16 ottobre 1943.
“Oggi noi del Keren Kayemeth LeIsrael Italia, l’Ente nazionale ebraico per l’ambiente, abbiamo piantato un Ulivo, simbolo universale non solo di pace e di solidarieta’, ma anche di speranza a persone in situazioni di difficolta’ – ha dichiarato il Presidente del KKL Italia Onlus, Raffaele Sassun – Nell’Italia dal 1942 al 1945 il destino di molte persone e’ cambiato grazie al coraggio di uomini dello Stato che piu’ degli ordini hanno seguito il loro cuore che indicava la liberta’ e la giustizia. Vogliamo ricordare anche ogni piccolo episodio in cui la giustizia e la verita’ sono apparse, anche se con luce fioca rispetto al buio delle atrocita’ commesse. L’albero e’ forse, tra tutte le espressioni della Natura, la piu’ nobile, poiche’ e’ il solo che vince la lotta contro la legge di gravita’, crescendo giorno dopo giorno nella direzione opposta, verso il cielo, senza pero’ mai staccarsi da terra. L’albero, simbolo della continuita’, crescera’ e testimoniera’ alle prossime generazioni che quando c’e’ l’amicizia, quando c’e’ la fiducia, quando c’e’ la consapevolezza delle proprie ragioni, ogni miracolo e’ possibile”. La Fondazione KKL Italia Onlus e’ la sezione italiana dell’Ente Nazionale Ebraico per l’ambiente e la scelta della Casa Circondariale di Regina Coeli non e’ stata casuale: durante il rastrellamento del Ghetto di Roma il 16 ottobre 1943, da parte delle forze armate delle SS, centinaia di ebrei furono arrestati e portati nell’istituto di Regina Coeli e successivamente deportati nei Campi di Sterminio tedeschi. Quest’anno ricorre il 71 anniversario di quella tragedia e con l’iniziativa si e’ voluto commemorare quanto accadde sotto l’occupazione nazista. Ai piedi dell’ulivo e’ stata posta la targa che recita: “16 ottobre 1943-16 ottobre 2014. Olivo delle colline di Gerusalemme, dono del KKL Italia Onlus, in ricordo del triste passaggio a Regina Coeli dei deportati durante la II Guerra Mondiale”. Alla cerimonia erano presenti il Presidente del KKL Italia Onlus Raffaele Sassun, Sami Modiano, Piero Terracina, Leo Sonnino, Silvana Sergi, Maria Claudia Di Paolo, Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni, Ambasciatore d’Israele in Italia Naor
Gilon, Presidente Comunita’ Ebraica di Roma Pacifici, Carla Di Veroli in rappresentanza del Sindaco di Roma Capitale.(ANSA).

Roma, un ulivo per i deportati da Regina Coeli nel 1943

Cerimonia in memoria a Roma con i vertici della comunità ebraica

Roma, 6 ott. (TMNews) – Si è svolta oggi, all’interno dell struttura della Casa Circondariale di Regina Coeli a Roma, una simbolica cerimonia di piantumazione di un albero di ulivo donato dal Keren Kayemeth LeIsrael, in occasione e nell’ambito delle celebrazioni per la ricorrenza del rastrellamento del ghetto ebraico il 16 ottobre 1943. “Oggi noi del Keren Kayemeth LeIsrael Italia, l`Ente nazionale ebraico per l`ambiente, abbiamo piantato un Ulivo, simbolo universale non solo di pace e di solidarietà, ma anche di speranza a persone in situazioni di difficoltà”, ha dichiarato il presidente del KKL Italia Onlus, Raffaele Sassun. “Nell`Italia dal 1942 al 1945 il destino di molte persone è cambiato grazie al coraggio di uomini dello Stato che più degli ordini hanno seguito il loro cuore che indicava la libertà e la giustizia. Vogliamo ricordare anche ogni piccolo episodio in cui la giustizia e la verità sono apparse, anche se con luce fioca rispetto al buio delle atrocità commesse”, ha proseguito Sassun.

Roma, 6 ott. (TMNews) – “L`albero è forse, tra tutte le espressioni della Natura, la più nobile, poiché è il solo che vince la lotta contro la legge di gravità, crescendo giorno dopo giorno nella direzione opposta, verso il cielo, senza però mai staccarsi da terra. L`albero, simbolo della continuità, crescerà e testimonierà alle prossime generazioni che quando c`è l`amicizia, quando c`è la fiducia, quando c`è la consapevolezza delle proprie ragioni, ogni miracolo è possibile”, ha commentato ancora il presidente di KKL Italia Onlus. La Fondazione è la sezione italiana dell’Ente Nazionale Ebraico per l’ambiente e la scelta della Casa Circondariale di Regina Coeli non è stata casuale: durante il rastrellamento del Ghetto di Roma il 16 ottobre 1943, da parte delle forze armate delle SS, centinaia di ebrei furono arrestati e portati nell’istituto di Regina Coeli e successivamente deportati nei Campi di Sterminio tedeschi. Quest’anno ricorre il 71° anniversario di quella tragedia e con l`iniziativa si è voluto commemorare quanto accadde sotto l`occupazione nazista. Ai piedi dell’ulivo è stata posta la targa che recita: “16 ottobre 1943 – 16 ottobre 2014. Olivo delle colline di Gerusalemme, dono del KKL Italia Onlus, in ricordo del triste passaggio a Regina Coeli dei deportati durante la II Guerra Mondiale”. Oltre Sassun, alla cerimonia erano presenti tra gli altri il Rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, l’ambasciatore d’Israele in Italia Naor Gilon, il presidente della Comunità Ebraica di Roma Pacifici.

Roma, un ulivo per i deportati da Regina Coeli nel 1943 

Cerimonia in memoria a Roma con i vertici della comunita’ ebraica

(ASCA) – Roma, 6 ott 2014 – Si e’ svolta oggi, all’interno della struttura della Casa Circondariale di Regina Coeli a Roma, una simbolica cerimonia di piantumazione di un albero di ulivo donato dal Keren Kayemeth LeIsrael, in occasione e nell’ambito delle celebrazioni per la ricorrenza del rastrellamento del ghetto ebraico il 16 ottobre 1943.

“Oggi noi del Keren Kayemeth LeIsrael Italia, l’Ente nazionale ebraico per l’ambiente, abbiamo piantato un Ulivo, simbolo universale non solo di pace e di solidarieta’, ma anche di speranza a persone in situazioni di difficolta’”, ha dichiarato il presidente del KKL Italia Onlus, Raffaele Sassun. “Nell’Italia dal 1942 al 1945 il destino di molte persone e’ cambiato grazie al coraggio di uomini dello Stato che piu’ degli ordini hanno seguito il loro cuore che indicava la liberta’ e la giustizia. Vogliamo ricordare anche ogni piccolo episodio in cui la giustizia e la verita’ sono apparse, anche se con luce fioca rispetto al buio delle atrocita’ commesse”, ha proseguito Sassun. (Segue)

(ASCA) – Roma, 6 ott 2014 – “L’albero e’ forse, tra tutte le espressioni della Natura, la piu’ nobile, poiche’ e’ il solo che vince la lotta contro la legge di gravita’, crescendo giorno dopo giorno nella direzione opposta, verso il cielo, senza pero’ mai staccarsi da terra. L’albero, simbolo della continuita’, crescera’ e testimoniera’ alle prossime generazioni che quando c’e’ l’amicizia, quando c’e’ la fiducia, quando c’e’ la consapevolezza delle proprie ragioni, ogni miracolo e’ possibile”, ha commentato ancora il presidente di KKL Italia Onlus. La Fondazione e’ la sezione italiana dell’Ente Nazionale Ebraico per l’ambiente e la scelta della Casa Circondariale di Regina Coeli non e’ stata casuale: durante il rastrellamento del Ghetto di Roma il 16 ottobre 1943, da parte delle forze armate delle SS, centinaia di ebrei furono arrestati e portati nell’istituto di Regina Coeli e successivamente deportati nei Campi di Sterminio tedeschi. Quest’anno ricorre il 71° anniversario di quella tragedia e con l’iniziativa si e’ voluto commemorare quanto accadde sotto l’occupazione nazista. Ai piedi dell’ulivo e’ stata posta la targa che recita: “16 ottobre 1943 – 16 ottobre 2014. Olivo delle colline di Gerusalemme, dono del KKL Italia Onlus, in ricordo del triste passaggio a Regina Coeli dei deportati durante la II Guerra Mondiale”. Oltre Sassun, alla cerimonia erano presenti tra gli altri il Rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, l’ambasciatore d’Israele in Italia Naor Gilon, il presidente della Comunita’ Ebraica di Roma Pacifici.

Shoah: albero ulivo a Regina Coeli in ricordo rastrellamento

(AGI) – Roma, 6 ott. – Un ulivo e’ stato piantato questa mattina all’interno del carcere romano di Regina Coeli per ricordare il rastrellamento del ghetto ebraico della capitale del 16 ottobre del 1943. L’ulivo e’ stato donato dalla fondazione Keren Kayemeth LeIsrael Italia, e la scelta di piantarlo a Regina Coeli non e’ casuale visto che durante il rastrellamento del Ghetto di Roma da parte delle forze armate delle SS, centinaia di ebrei furono arrestati e portati in questo carcere e successivamente deportati nei campi di sterminio tedeschi. “Oggi noi del Keren Kayemeth LeIsrael Italia, l’Ente nazionale ebraico per l’ambiente, abbiamo piantato un Ulivo, simbolo universale non solo di pace e di solidarietà, ma anche di speranza a persone in situazioni di difficolta’ – ha dichiarato il Presidente del KKL Italia Onlus, Raffaele Sassun – Nell’Italia dal 1942 al 1945 il destino di molte persone e’ cambiato grazie al coraggio di uomini dello Stato che piu’ degli ordini hanno seguito il loro cuore che indicava la liberta’ e la giustizia. Vogliamo ricordare anche ogni piccolo episodio in cui la giustizia e la verita’ sono apparse, anche se con luce fioca rispetto al buio delle atrocita’ commesse”. ricorre il 71° anniversario di quella tragedia e con l’iniziativa si e’ voluto commemorare quanto accadde sotto l’occupazione nazista. Ai piedi dell’ulivo e’ stata posta la targa che recita: “16 ottobre 1943 – 16 ottobre 2014. Olivo delle colline di Gerusalemme, dono del KKL Italia Onlus, in ricordo del triste passaggio a Regina Coeli dei deportati durante la II Guerra Mondiale”. (AGI)

MEMORIA, KKL ITALIA: UN ULIVO PER I DEPORTATI DA REGINA COELI

“Si è svolta oggi, all’interno della struttura della Casa Circondariale di Regina Coeli a Roma, una simbolica cerimonia di piantumazione di un albero di ulivo donato dal Keren Kayemeth LeIsrael, in occasione e nell’ambito delle celebrazioni per la ricorrenza del rastrellamento del ghetto ebraico il 16 ottobre 1943”. Così una nota di KKL Italia Onlus. “Oggi noi del Keren Kayemeth LeIsrael Italia, l’Ente nazionale ebraico per l’ambiente, abbiamo piantato un Ulivo, simbolo universale non solo di pace e di solidarietà, ma anche di speranza a persone in situazioni di difficoltà – ha dichiarato il presidente del KKL Italia Onlus, Raffaele Sassun – Nell’Italia dal 1942 al 1945 il destino di molte persone è cambiato grazie al coraggio di uomini dello Stato che più degli ordini hanno seguito il loro cuore che indicava la libertà e la giustizia. Vogliamo ricordare anche ogni piccolo episodio in cui la giustizia e la verità sono apparse, anche se con luce fioca rispetto al buio delle atrocità commesse. L’albero è forse, tra tutte le espressioni della Natura, la più nobile, poiché è il solo che vince la lotta contro la legge di gravità, crescendo giorno dopo giorno nella direzione opposta, verso il cielo, senza però mai staccarsi da terra. L’albero, simbolo della continuità, crescerà e testimonierà alle prossime generazioni che quando c’è l’amicizia, quando c’è la fiducia, quando c’è la consapevolezza delle proprie ragioni, ogni miracolo è possibile”.

TG1: EDIZIONE DELLE 9.00 DEL 7 OTTOBRE 2014

TG2: EDIZIONE DELLE 20.30 DEL 6 OTTOBRE 2014 (minuto 25:02)

INTERVISTA RADIORADICALE

Omniroma | Memoria, KKL Italia: un ulivo per i deportati da Regina Coeli

La Repubblica | Memoria, KKL Italia: un ulivo per i deportati da Regina Coeli

Internazionale | Roma, un ulivo per i deportati da Regina Coeli nel 1943

Radio radicale | Il KKL Italia pianta un olivo di Gerusalemme nel carcere di Regina Coeli a Roma. Intervista a Raffaele Sassun 

Scoopsquare | Memoria, KKL Italia: un ulivo per i deportati da Regina Coeli

Yahoo Notizie | Roma, un ulivo per i deportati da Regina Coeli nel 1943

Shalom7 | Shoah: KKL Italia, un ulivo per i deportati da Regina Coeli

Newhub | Roma, un ulivo per i deportati da Regina Coeli nel 1943

Youfeedit | Memoria, KKL Italia: un ulivo per i deportati da Regina Coeli

Libero Gossip | Roma, un ulivo per i deportati da Regina Coeli nel 1943

Liquida | Roma, un ulivo per i deportati da Regina Coeli nel 1943

Eikotos | 16 ottobre 1943 Regina Coeli: un ulivo per ricordare e per sperare 

L’Opinione | Un ulivo a Regina Coeli per non dimenticare

L’ideale | Un ulivo a Regina Coeli, la memoria delle deportazioni non verrà offuscata

 

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